La colazione è per me un rito importantissimo, da consumare con calma e attenzione: la mia tazza preferita, colorata, perchè mi deve, già lei, mettere di buon umore, la tavola imbandita, ordinata. Piena di cose, anche se poi non le mangio tutte e il profumo del latte caldo e caffè è una coccola a cui non so proprio rinunciare.
Se mi guardo indietro, le colazioni della mia vita hanno sempre segnato dei momenti indimenticabili.
Quando per la prima volta uscivo di casa per andare a lavorare a Torino, era la prima volta che prendevo un treno da sola, per poter lasciare tutti e incominciare una nuova vita, e anche la prima volta che dormivo da sola in un albergo.
Ricordo un turbine di emozioni. Quell’albergo piccolo a conduzione familiare mi piaceva tanto, affacciava sulla collina di Superga che benchè fosse aprile era innevata.
Sveglia alle 6 del mattino e quel profumo di cornetti caldi inebriava la mia stanza e mi scaldava il cuore, perchè mi sentivo sola, lontano da casa, lontano dai miei affetti.
Quel cornetto alla marmellata di albicocche ad oggi è per me il più buono che io abbia mai mangiato, forse per il carico di emozioni che ci ho riversato su.
Oggi ogni volta che ne mangio uno penso a quel cornetto!
In questi giorni spesso mi è capitato che diverse amiche blogger si siano cimentate nel prepararli, ma io ho sempre diffidato, ho sempre pensato che fosse un progetto troppo ambizioso per me. Poi Maddalena del blog Cucinascacciapensieri ha pubblicato i suoi cornetti sfogliati all’italiana. E così bastano poche parole, un titolo e la fantasia vola lontano riportandoci indietro nel tempo, a quel cornetto tanto speciale.
Mi sono stampata la ricetta, mi sono organizzata con i miei tempi, perchè il procedimento è un po elaborato, e ci ho provato anche io, così da regalare alla mia famiglia un dolce risveglio domenica mattina. Dal blog di Maddalena:
“Questa è una buona ricetta e ho fatto davvero del mio meglio per spiegare tutti i procedimenti, affinchè tu possa essere facilitato nella sua realizzazione, ma ricorda che in cucina conta si l’esperienza, ma soprattutto occorre pazienza, tenacia e amore. Pensa per CHI stai facendo questo gesto di generosità, pensa a quanta soddisfazione potrai avere quando riceverai complimenti del tipo: “noooo….sono come quelli bar!!!!!”
Ingredienti per 25 cornetti (da 40 gr ciascuno circa)
per il lievitino
50 gr di farina
50 ml di acqua
6 gr di lievito di birra fresco
per l’impasto
450 gr di farina
3 uova intere
200 ml di latte
100 gr di zucchero
50 gr di burro
1 pz di sale
mezza bacca di vaniglia
per la sfogliatura
250 gr di burro
farina q.b
per la finitura
1 tuorlo
2 cucchiai di latte
zucchero a velo
Per la preparazione di impasti lievitati è consigliabile l’uso di un’impastatrice con gancio. Non che non siano fattibili a mano, anzi, se pensate nascono proprio da tanta pazienza e duro lavoro, ma se avete uno di questi comodi elettrodomestici non risparmiatelo, durerete di sicuro meno fatica e risparmierete tempo.
L’impasto e la lievitazione
Preparate il lievitino: sciogliete il lievito nell’acqua e impastatelo con la farina in una ciotola capiente. Copritelo con un telo umido e lasciatelo lievitare fino al raddoppio del volume (circa un’ora, anche se i tempi di lievitazione sono variabili a secondo della temperatura ambientale. Noterete che, in estate i prodotti lievitano più velocemente, mentre in inverno il processo di lievitazione è molto più lento)
Raddoppiato il volume del lievito, aggiungete nella ciotola la farina per l’impasto (450 gr) e il latte a temperatura ambiente.
Amalgamate bene e poi incorporate le uova intere una alla volta, continuando ad impastare.
Aggiungete lo zucchero, il sale, i semi di vaniglia.
Lavorate bene l’impasto con le mani e se preferite trasferitelo su una spianatoia o su un piano di lavoro (per chi non si avvale di una impastatrice).
Per ultimo, aggiungete poco alla volta il burro a pomata (lasciato cioè a temperatura ambiente fino ad avere la consistenza di una crema)
Unitelo a fiocchetto all’impasto e non aggiungetene altro se il precedente non si sarà completamente incorporato.
Terminato il burro, aiutatevi con un tarocco a lavorare l’impasto sempre sopra il vostro piano di lavoro e sempre per chi non usa l’impastatrice.
Manipolatelo energicamente ed anche se all’inizio risulterà molto morbido e vi si attaccherà alle mani, non demordete e continuate a lavorare fino a quando non sarà perfettamente incordato, ovvero liscio, elastico e non appiccicoso.
Ci vorranno diversi minuti per ottenere un impasto incordato e se usate l’impastatrice aumentate la temperatura al 2 quando avete finito di amalgamare il burro.
Trasferite di nuovo l’impasto in una ciotola, copritelo con un telo umido e lasciate lievitare a temperatura ambiente un’ora. Trasferite la ciotola in frigo, (sempre coperta) per una notte.
La sfogliatura
Il giorno successivo prendete il vostro bel panetto di burro da 250 gr e stendetelo con il mattarello tra due folgi di carta da forno in modo da ottenere un rettangolo, queste le mie misure 16×14 e 1 cm di spessore. Rimettetelo in frigo e fatelo raffreddare.
Sul blog di Maddalena ci sono le foto dove viene descritto passo passo come fare le pieghe per una sfogliatura perfetta!
E buona colazione!!
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