Pastiera Vegana

Questa Pasqua mi si è presentata una grande sfida.
Una mia cara amica mi ha chiesto di prepararle la pastiera!
Dov’è la sfida? Vegana, avete capito bene, latte di soia, tofu al posto della ricotta, assenza di uova e burro di soia.
Il profumo che ha invaso casa è stato quello della classica pastiera, ho usato le mie arance candite e gli aromi classici, il sapore non lo so, non l’ho assaggiata, ma la destinataria mi ha assicurato di essersi leccata i baffi.

La sua preparazione non è stata meno complessa di quella classica, per i curiosi vi posto la ricetta che non ho inventato ma presa un po qui un po li su internet e poi adattata a quello che è il vero procedimento.

 

 

INGREDIENTI per un diametro di 26 cm

PASTA FROLLA

·
300 gr farina
·
100 gr zucchero di canna
·
120 ml di latte di soia biologico alla vaniglia
·
70 ml di olio di oliva integrale
·
1 pizzico di bicarbonato
Disporre la farina a fontana, mettere al centro l’olio e lo zucchero. Lavorare unendo tra di loro prima lo zucchero e l’olio, poi incorporando man mano la farina. Aggiungere il latte e, infine, il bicarbonato. Impastare bene e accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Formare una palla e lasciare riposare in frigo per 40 minuti.

INGREDIENTI RIPIENO

·
500 gr di grano cotto
·
2 cucchiai fecola di patate
·
300 gr zucchero di canna integrale (50 per la crema pasticcera, 250 per la
crema di tofu)
·
scorza di un limone (metà per la crema pasticcera, metà per la
crema di grano)
·
400 gr latte di soia alla vaniglia (200 gr per la crema pasticcera, 200 gr per
la crema di grano)
·
30 gr burro di soia biologico
·
2 cucchiai di vaniglia bourbon  (uno per la crema di
grano, uno per quella di tofu)
·
300 gr tofu
·
cannella
·
acqua di mille fiori
·                    100
grammi di arance candite frullate

Crema pasticcera vegana

Mescolare in un pentolino antiaderente
2 cucchiai di fecola di patate e 50 gr di zucchero di canna. Mettere sul fuoco
a fiamma bassa, aggiungendo poco alla volta 200 gr di latte di soia, sempre
continuando a mescolare con un cucchiaio di legno. Aggiungere la scorza di
mezzo limone e portare ad ebollizione, a fiamma bassa e continuando a
mescolare. Quando la crema si addenserà, spegnere e far raffreddare.

Crema di grano

Versare in una pentola il grano
precotto, 200 gr di latte di soia, 30 gr di burro di soia, la scorza di mezzo
limone e 1 cucchiaino di vaniglia. Fare bollire il tutto a fuoco dolce, mescolando fino a
ottenere una crema densa e senza grumi. Una volta pronta, fare intiepidire.

Crema di tofu

Passare al passaverdure il tofu
al naturale
 e
mescolare con una frusta (anche elettrica) insieme a 250 gr di zucchero di
canna, lavorando bene il composto. Aggiungere poi un cucchiaino di cannella, 1
fialetta di acqua all’arancia e un cucchiaino di vaniglia.
Unire ora delicatamente la crema
pasticcera alla crema di tofu fino a farle amalgamare. Aggiungere il composto
così ottenuto alla crema di grano (facoltativamente incorporare anche 100 grammi di frutta
candita).
Una volta che la crema
di grano
 si sarà
intiepidita, unire ad essa la crema di tofu e amalgamare per bene. Stendere
quindi la pasta frolla, avendo l’accortezza di tenerne una piccola quantità da
parte per preparare le strisce che serviranno per la decorazione. Foderare con
il disco di pasta frolla una teglia tonda di 28 cm di diametro. Versare il
ripieno nella teglia e pareggiare bene i bordi della pasta frolla.
Con la pasta tenuta da parte, ricavare
delle strisce della larghezza di circa 1,5 cm utilizzando una rotella tagliapasta con
lama dentellata. Decorare la superficie della pastiera, intersecandole tra
loro.
Spennellare delicatamente le
striscioline con latte di soia e infornare il tutto a 180° per circa un’ora
circa, e comunque fin quando la superficie si sarà dorata. A fine cottura
estrarre dal forno e lasciare raffreddare nella tortiera stessa. Solo una volta
fredda, sformare delicatamente e spolverizzare con zucchero a velo. Consiglio
di prepararla con qualche giorno di anticipo per permettere a tutti gli aromi
di amalgamarsi ben bene. A distanza di tre o quattro giorni, infatti, migliora
notevolmente il suo sapore.
Ed ecco pronta la versione vegan
dell’emblema della cucina napoletana per eccellenza, la pastiera, un delizioso
e irrinunciabile dolce dall’inconfondibile profumo di agrumi.

 

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