Questi giorni trascorrono con alti e bassi. Non vedo mio padre da un bel po, non vedo mia figlia da altrettanto tempo e la lentezza di questi giorni, il susseguirsi delle giornate nello stesso identico modo, incomincia a farsi pesante..
Meno male che la voglia di impastare, di sperimentare in cucina non mi manca….
Ho deciso di preparare il pane, sia per non uscire di casa, sia per tenersi impegnati…
Questa ricetta è semplicissima e il risultato sorprendente, sembra un slogan,ma in realtà è veramente così. Questa ricetta me l’ha data il fratello di una mia carissima amica d’infanzia, il grande chef Claudio Matrecano, il metodo è quello invece del celebre da Jim Lahey, un panettiere neworkese che ha appreso l’arte della panificazione in Italia.
I tempi, potranno sembrarvi molto lunghi e impegnativi, ma in realtà non è così!
Io procedo verso le ore 13:00 e il giorno dopo alle 9:00 riprendo l’impasto così da trovarmi un bel pezzo di pane fragrante sia per pranzo che per cena.
Per una pagnotta da 25 cm di diametro da 500 g
Attrezzatura: Una pentola pesante da 26-28 cm di diametro
Ingredienti:
400 g di farina 0
8 g di sale
1 grammo di lievito di birra
300 g di acqua
In una ciotola molto capiente, mescolare la farina, il sale e il lievito. Aggiungete l’acqua e mescolate con una forchetta o un cucchiaio fino ad avere un impasto bagnato ed appiccicoso. Coprite la ciotola con un canovaccio o la pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente fino al raddoppio e la superficie punteggiata di bollicine. Ci vorranno dalle 12 alle 18 ore – tutto dipende anche dalla temperatura della stagione.
Trascorso questo tempo, infarinate il piano di lavoro, rovesciate l’impasto sulla spianatoia e procedete a formare una piega (sollevate la parte esterna dell’impasto e ripiegatela verso il centro).
Trasferite l’impasto su di un canovaccio di cotone o di lino spolverato di farina o meglio ancora di semola con la piega rivolta verso il basso, spargeteci sopra una manciata di farina o semola e richiude il canovaccio, senza stringere e lasciate lievitare per 1-2 ore.
Il vostro impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume. Premendoci un dito sopra dovrebbe rimanere un impronta profonda, circa un mezzo centimetro. Se scompare subito, lasciatelo lievitare per altri 15 minuti.
Mezz’ora prima della seconda lievitazione, riscaldate il forno a 245° (il mio arriva a 230°) con la griglia nella parte più basse e metteteci al centro una pentola pesante con coperchio.
Tirate fuori dal forno la pentola riscaldata (fate attenzione, munitevi sempre di presine), togliete il coperchio, aprite il canovaccio sollevatelo e rovesciate nella pentola rapidamente con la parte piegata rivolta verso l’alto, mettete il coperchio e infornate per 30 minuti.
Togliete il coperchio e continuate la cottura per ulteriori 15/20 minuti finchè il pane è marrone.
Tirate fuori con attenzione e riponete il vostro pane a raffreddare su di una griglia.
Aspettate che sia completamente raffreddato prima di tagliarlo, ci vuole almeno un oretta!
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